La tempesta tropicale si abbatte sul sud della California nelle stesse ore in cui si avverte il terremoto di magnitudo 5,1.
La California, nella giornata di ieri domenica 20 agosto, è stata teatro di una combinazione di eventi estremi che ha messo a dura prova la popolazione. Mentre l’uragano Hilary si è abbattuto su Los Angeles con venti fino a 75 km all’ora, le scosse di terremoto al momento sembrano non aver provocato grossi danni.
Gli eventi estremi sulla California
Il sud dello stato americano ha tremato con il sisma di magnitudo 5,1 – registrato sulla costa nella zona di Los Angeles – ma fortunatamente non ci sono stati gravi danni né feriti o morti.
A preoccupare è stata invece la tempesta tropicale Hilary che, giunto sulle coste californiane come uragano, si sposterà probabilmente attraverso la città con venti fino a 75 km all’ora. Si prevedono effetti di vasta portata in California, nel deserto del sud-ovest e nella Baja California in Messico.
I danni della tempesta
Se il terremoto non ha provocato danni immediati, Hilary ha invece causato inondazioni. “Una situazione di inondazione improvvisa e pericolosa si sta sviluppando da Point Mugu e Camarillo verso est attraverso l’area di Thousand Oaks e Woodland Hills e attraverso le montagne di Los Angeles”, avverte il servizio meteorologico di Los Angeles. “A Spanish Hills, le auto sono bloccate in strade allagate. I vigili del fuoco stanno effettuando rapidi soccorsi”.
A Los Angeles quindi si invita la popolazione a stare a casa: chiuse le scuole, centinaia di voli cancellati, ed è stato dichiarato lo stato di emergenza. Il presidente Biden intanto assicura aiuti e assistenza se necessario.
Nella Baja California, in Messico, si registra un morto dopo che l’acqua ha travolto la sua auto. Le città del deserto, anche Las Vegas, hanno distribuito sacchi di sabbia per proteggere le abitazioni dalla pioggia, ma si prevedono “inondazioni catastrofiche” in alcune zone dell’Arizona e del Nevada.